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Accademia Digitale
CORSI ESSENTIALS
Si tratta di un catalogo di corsi che contiene una ti forma sui principi normativi, tecnologici e (ultimo, ma assolutamente non meno importante) di processo che devi assolutamente conoscere prima di affrontare un proesso di digitalizzazione.
Troppo tardi? Hai già sparso qua e là alcuni germogli digitali o hai investito somme importanti per acquistare ERP, software documentali, ecc.?
Non importa. Il catalogo Essentials si rivelerà comunque straordinariamente importante per poter eventualmente correggere il tiro su alcune fragilità del tuo “impianto documentale”.
Questi corsi sono a completa disposizione di tutti gli iscritti al portale di Savino Solution e sono tutti disponibili gratuitamente!
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Corso SPECIAL EDITION
Questo gruppo di corsi, invece, ti porta ad un livello molto più avanzato.
Qui si entra in profondità nelle viscere della Digitalizzazione a norma.
Per questo motivo alcuni corsi sono subito disponibili online. Altri, invece, vengono erogati “dal vivo” da remoto, oppure presso la tua sede! Guarda il badge apposto sopra ogni icona di ciascun corso per capire se stai per accedere ad un corso Live oppure Online.
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BRING THE CHAIN
L’ unico catalogo di corsi in Italia che ti spiega come utilizzare la Blockchain nei processi documentali di aziende, industrie e cliniche private!
Questi corsi si svolgono rigorosamente “Live”, a distanza o presso la tua sede, per un’esperienza formativa 100% personalizzata, anche attraverso la proposta di test intermedi ed esercizi pratici.
Clicca sul corso del catalogo “Bring The Chain” che più ti interessa…poi segui le semplici istruzioni della pagina!
GDPR e Privacy: quello che devi sapere dopo il 28 Maggio 2018
L’Italia è il paese che ha “accumulato” il più alto tasso di sanzioni, per distacco.
Ma ciò che va osservato, con maggiore attenzione, è la frequenza con cui le multe vengono comminate.
Se, in un primo momento, l’aggiornamento dello storico delle sanzioni avveniva ogni 2-3 mesi, adesso assistiamo ad una media di 4-5 nuove sanzioni al mese.
Da quanto è entrato in vigore, ad oggi, il GDPR ha cambiato faccia diverse volte.
E, se in un primo momento, il suo avvento ha destato interesse e preoccupazione, adesso quelle preoccupazioni sono diventate più che lecite.
Ecco perché questo corso può risultare prezioso, per te, come un giacimento di petrolio.
Perché i dati sono il petrolio di ogni azienda, ormai.
E saperli trattare nel rispetto delle tortuose regole europee ed italiane è di vitale importanza.
Iscriviti a questo corso ideato da Pietro Montella, avvocato che ha da tempo deciso di focalizzare la sua carriera, e le sue competenze, sulla Digital Compliance e sul GDPR.
Firme elettroniche e grafometriche: non c’è più la carta, e adesso?
La carta sta letteralmente scomparendo dalle aziende, alla velocità della luce.
Non è una questione ideologica, né tantomeno una questione ambientale…per quanto salvare gli alberi sia sicuramente un obiettivo nobile.
È un problema di produttività.
Pensaci; all’interno di un’azienda, i documenti passano di mano in mano, da un ufficio all’altro.
Dall’ufficio acquisti all’amministrazione, dall’amministrazione alla direzione generale, dalla direzione generale al fornitore, o al cliente, oppure ancora ad un altro dipendente.
Il digitale permette ai flussi documentali di essere ubiqui; un documento digitale può essere, contemporaneamente, in più luoghi dell’azienda.
Ma addirittura in più luoghi del mondo.
Può essere consultato, simultaneamente, da persone diverse, da uffici diversi, da sedi diverse, senza più bisogno della funzione archivistica – che già da sola rappresenta(va) un costo.
Ma se la carta sparisce, dove e come si firmano i documenti?
In questi anni hai visto l’introduzione di diversi sistemi – più o meno pratici e più o meno di successo – per consentire agli utenti di firmare digitalmente un documento informatico.
File P7m, firme grafometriche, firme elettroniche avanzate, firme digitali forti, firme digitali deboli, firme remote HSM….esistono decine di modi per firmare un documento digitale; qual è quello corretto per la tua situazione specifica?
La scelta corretta della firma da usare non dipende esclusivamente da quella che può risultare più comoda per te, o più funzionale rispetto al gestionale che utilizzi.
Esistono regole, normative, leggi e sentenze che determinano in quale circostanza usare una firma P7m, piuttosto che una firma HSM.
Quando usare una firma grafometrica, e con quali requisiti.
Non conoscere queste regole, significa correre il rischio – inaccettabile – di creare documenti assolutamente privi di valore.
In questo corso, tenuto dallo staff “Legal” del Centro di Competenze Digitali di “Savino Solution”, e dall’Accademia Italiana della Digitalizzazione, ottieni tutti gli strumenti VITALI per comprendere quale firma implementare all’interno dei vari processi aziendali, e come implementarla nel rispetto dei requisiti AGID, CAD ed EIDAS, con un occhio di riguardo alle tendenze espresse dalla giurisprudenza italiana.
Infatti, sempre più sentenze riguardano situazioni che hanno al centro la conformità di atti, contratti e documenti digitali.
Scopri tutto ciò che c’è da sapere in merito alle firme digitali; strumenti digitali che sanciscono la validità e la conformità dei tuoi documenti più importanti.
Firme elettroniche e grafometriche: non c’è più la carta, e adesso?
La carta sta letteralmente scomparendo dalle aziende, alla velocità della luce.
Non è una questione ideologica, né tantomeno una questione ambientale…per quanto salvare gli alberi sia sicuramente un obiettivo nobile.
È un problema di produttività.
Pensaci; all’interno di un’azienda, i documenti passano di mano in mano, da un ufficio all’altro.
Dall’ufficio acquisti all’amministrazione, dall’amministrazione alla direzione generale, dalla direzione generale al fornitore, o al cliente, oppure ancora ad un altro dipendente.
Il digitale permette ai flussi documentali di essere ubiqui; un documento digitale può essere, contemporaneamente, in più luoghi dell’azienda.
Ma addirittura in più luoghi del mondo.
Può essere consultato, simultaneamente, da persone diverse, da uffici diversi, da sedi diverse, senza più bisogno della funzione archivistica – che già da sola rappresenta(va) un costo.
Ma se la carta sparisce, dove e come si firmano i documenti?
In questi anni hai visto l’introduzione di diversi sistemi – più o meno pratici e più o meno di successo – per consentire agli utenti di firmare digitalmente un documento informatico.
Firme elettroniche e grafometriche: non c’è più la carta, e adesso?
La carta sta letteralmente scomparendo dalle aziende, alla velocità della luce.
Non è una questione ideologica, né tantomeno una questione ambientale…per quanto salvare gli alberi sia sicuramente un obiettivo nobile.
È un problema di produttività.
Pensaci; all’interno di un’azienda, i documenti passano di mano in mano, da un ufficio all’altro.
Dall’ufficio acquisti all’amministrazione, dall’amministrazione alla direzione generale, dalla direzione generale al fornitore, o al cliente, oppure ancora ad un altro dipendente.
Il digitale permette ai flussi documentali di essere ubiqui; un documento digitale può essere, contemporaneamente, in più luoghi dell’azienda.
Ma addirittura in più luoghi del mondo.
Può essere consultato, simultaneamente, da persone diverse, da uffici diversi, da sedi diverse, senza più bisogno della funzione archivistica – che già da sola rappresenta(va) un costo.
Ma se la carta sparisce, dove e come si firmano i documenti?
In questi anni hai visto l’introduzione di diversi sistemi – più o meno pratici e più o meno di successo – per consentire agli utenti di firmare digitalmente un documento informatico.
Digitalizzare i “LUL” (libro unico del lavoro): si può fare?
Il mondo delle imprese è sempre più Digitale, resiliente, automatico.
Il libro unico del lavoro è uno degli ultimi baluardi “di carta” che sta per cadere.
Tuttavia, si tratta di un documento estremamente sensibile, da trattare con i guanti.
Per digitalizzarlo non è sufficiente prendere un software qualsiasi e “sparare” il processo di redazione e gestione dei “LUL” dentro ad uno schermo.
In questi corsi, ti sveliamo quale metodologia viene applicata, all’interno del Centro di Competenze Digitali”, per dematerializzare e digitalizzare – a norma di legge – i libri unici del lavoro di circa 800 aziende italiane, che in quasi 10 anni dalla prima applicazione del metodo non hanno ricevuto nemmeno una piccola nota di non conformità.
Gestire gli ordini di vendita “a norma di legge” nel “B2B”.
Quasi l’80% degli ordini di vendita acquisiti dalle imprese, in Italia, NON ha alcun valore legale.
Sono praticamente “carta straccia”.
Un dato veramente scioccante, se pensi che l’ordine di vendita è il documento “principe” per arrivare a generare una fattura, e – quindi – un incasso.
La prassi comune nel B2B, infatti, è quella di ricevere ordini acquisiti attraverso la stampa di un’offerta in PDF, la quale viene poi firmata su carta dal legale rappresentante del committente, e scansionata nuovamente per poi essere girata al fornitore.
In tutti questi passaggi dalla dimensione informatica a quella cartacea (l’offerta commerciale inviata, per e-mail, diventa una scansione…la scansione diventa di nuovo una e-mail), il tuo ordine perde completamente ogni validità.
La legge, infatti, tende a considerare i documenti scansionati al parti di comuni fotocopie.
Accetteresti mai una fotocopia come ordine di vendita?
Se pensi che questo sia un falso problema, ti sbagli.
Perché sempre più aziende stanno acquisendo un livello di consapevolezza crescente in merito a questi temi.
Non a caso, le casistiche relative a dispute in tribunale che riguardano il “disconoscimento” degli ordini, sono in aumento esponenziale.
In questo corso, scopri come un’azienda può – anzi, deve – raccogliere un ordine di vendita DIGITALE in modo corretto, sicuro e inoppugnabile.
Dematerializzare l’archivio cartaceo delle Cartelle Cliniche
In un mondo sempre più conquistato dal Digitale, anche le cliniche e gli ospedali “dismettono” la carta.
Ma il passaggio dalla carta al digitale non riguarda solo i software…perché la sfida si gioca anche nei magazzini e negli archivi:
“È possibile distruggere le tonnellate di cartelle cliniche cartacee, che devono essere conservate “a vita”, una volta scansionate e trasportate in una dimensione digitale”?
In questo corso scoprirai che tutto questo è assolutamente possibile.
Esistono processi di trasformazione che consentono di digitalizzare una cartella clinica cartacea, per poi rottamare la carta.
Tutto normato da precise leggi e requisiti che – tuttavia – non è sufficiente leggere su Google per essere sicuri di non commettere errori che possono avere conseguenze PENALI per i legali rappresentanti della struttura.
GDPR per i centri di cura
La sanità si sta rivelando uno dei terreni più fertili, per il garante, in cui affliggere multe da decine, se non centinaia, di migliaia di euro.
Questo perché il regolamento europeo sul trattamento dei dati deve essere applicato correttamente nell’intero perimetro di gestionali normalmente in uso presso una clinica, un ospedale o un poliambulatorio.
Inoltre, esistono norme e precedenti di giurisprudenza che sono assolutamente specifici del settore, e che rendono l’applicazione del GDPR in Sanità molto più articolata.
Ecco perché, nell’ultimo periodo, il numero di sanzioni comminate dal garante in ambito sanità ha segnato un aumento di frequenza a dir poco “spericolato”.
Ed ecco perché, se lavori all’interno di un qualsiasi centro per la cura della persona, questo corso può instradarti verso l’acquisizione di competenze fondamentali per eliminare una voce di costo – come quella dell’archivio cartaceo – che, in un futuro che ormai è qui, rappresenterà un fardello sempre più pesante.
I consensi informati digitali
La Sanità, dopo anni di stagnazione sul fronte delle innovazioni digitali, sta scoprendo una nuova era digitale.
Una delle parole chiave del settore è “disintermediazione”.
Le prenotazioni online di visite ed esami non sono più un miraggio.
La Telemedicina, a partire da dicembre 2020, è entrata nel tariffario del Sistema Sanitario Nazionale, a testimonianza di come la digitalizzazione stia facendo irruzione anche nel campo della diagnostica e delle cure al domicilio.
Ma se tutto questo è vero, come si fa a far firmare un consenso informato al paziente, se questi non transita più da uno sportello amministrativo?
Come posso ottenere una firma digitale da parte del paziente, senza dover integrare – nel mio sistema informativo – dei certificati di firma digitale che possono provenire da 1000 provider diversi, rendendo impraticabile la strada di richiedere una firma digitale al paziente?
In questo corso, trovi tutti segreti per una gestione della firma a distanza dei consensi
Software di Cartella Clinica
La scelta di implementare un software di Cartella Clinica passa attraverso un punto che devi assolutamente fare tuo, prima di comiciare la selezione dei fornitori:
non puoi sbagliare.
Spesso, trattandosi indubbiamente di un investimento molto importante, si tende a dare fiducia a fornitori che hanno un fatturato importante, o che hanno un numero di installazioni molto elevate.
Ma queste caratteristiche, per quanto apparentemente connesse con l’affidabilità della software house, non sono sempre così fondamentali.
Anzi! In certi casi, riporre ciecamente la scelta sulla “la grande azienda” , può rivelarsi un boomerang clamoroso.
In realtà, ci sono altre cose a cui devi assolutamente dare la priorità, prima di iniziare anche solo un percorso orientativo di ciò che il mercato offre.
Perché i processi clinici, in questo momento, sono qualcosa di assolutamente mutevole.
Sia da un punto di vista degli standard, che devi assolutamente conoscere e che nel prossimo biennio si evolveranno alla velocità della luce, sia da un punto di vista normativo…in quanto le norme sulla gestione dei documenti clinici, e quelle sul trattamento dei dati, saranno oggetto di moltissimi (almeno una ventina) stravolgimenti.
In questo corso, ti viene spiegato – per filo e per segno – come si sceglie un software di cartella clinica, in linea con le esigenze di una struttura privata di oggi, e quali sono le componenti tecnico-normative che devi assolutamente PRETENDERE da un gestionale così importante.
Compila il form qui sotto per ricevere una chiamata dal nostro supporto clienti, che ti spiegherà tutto su questo corso esclusivo dell’Accademia Italiana della Digitalizzazione.
Firmare le Cartelle Cliniche Elettroniche
La cartella clinica elettronica è un documento di fede pubblica, a prescindere che venga redatto da una struttura pubblica o privata.
Una corretta gestione delle procedure di firma, è fondamentale per imprimere un valore legale alla cartella clinica elettronica che duri nel tempo, e che non possa mai – in nessun modo, e in nessun caso – essere messo in discussione in caso di contenzioso o di causa in tribunale.
Tuttavia, ancora oggi esiste molta confusione – ad esempio – sulla differenza tra Firma Digitale debole e Firma Digitale forte.
Così come permane una enorme confusione sulle normative legate ai tempi massimi entro i quali una cartella clinica deve essere firmata digitalmente e da chi.
Come se non bastasse, la confusione generale attorno a questi temi induce – frequentemente – le strutture a scegliere “sistemi” di firma che rallentano enormemente il processo, introducendo – come se non bastasse – delle falle di sicurezza e di processo che rendono vano l’enorme investimento di tempo e denaro fatto per introdurre una cartella clinica digitale.
In questo corso, finalmente, puoi ricevere tutta la chiarezza necessaria a comprendere quanto è indispensabile sapere sul tema delle firme elettroniche applicate alla cartella clinica elettronica.
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Conservazione delle Cartelle Cliniche Elettroniche
La conservazione delle Cartelle Cliniche Elettroniche è l’atto finale del processi digitale relativo all’elaborazione di una cartella clinica, ma – al tempo stesso – è anche quello più importante.
Il problema è che, in tanti casi, si tende a banalizzare questo aspetto VITALE per la sicurezza legale di una struttura, pensando che la conservazione digitale sia sinonimo di archiviazione su hard disk.
Ma soprattutto, e questo è ancora più grave, si tende a farti credere che la faccenda sia tutta unicamente circoscritta ad una questione tecnologica.
Il punto è che, prima di poter anche solo parlare di conservazione, è necessario comprendere se il processo di cartella clinica – su cui si sviluppa il documento – è blindato; sia da un punto di vista della completezza, sia da un punto di vista normativo.
Questo perché il processo di conservazione, affinché non diventi un ennesimo ostacolo generato da una burocrazia digitale che non deve minimamente mettere il piede nella tua struttura, deve essere totalmente automatico e governato da algoritmi.
Non ci deve essere nessuna persona “umana” che abbia il compito di schiacciare un ipotetico tasto con scritto “conserva.”
Questo vale per il medico, per il direttore sanitario, per il direttore dei sistemi informativi.
È un qualcosa che non deve essere gestito manualmente e non deve essere soggetto a passaggi analogici.
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Come attribuire un’Identità Digitale a medici e infermieri
Digitalizzare i processi documentali in Sanità significa accertarsi di produrre ed elaborare atti ufficiali che abbiano la stessa valenza legale della carta.
Per questo, apporre le firme digitali ai documenti è fondamentale.
Molte organizzazioni, tuttavia, si perdono dietro a un problema che può risultare davvero oneroso da superare, per quanto apparentemente banale;
la distribuzione delle firme digitali a medici e infermieri.
Nel corso degli anni ne abbiamo viste di tutti i colori.
Chiavette USB con certificati di firma, tessere sanitarie – da utilizzare sempre con una connessione alle porte usb – oppure firme “OTP”, ovvero tecniche di firma basate su generatori di password temporizzate e sfruttabili una volta sola, emesse da un apposito sistema.
Tutte queste modalità, hanno impatti terribili a livello di digitalizzazione sanitaria, e più andiamo avanti, più questo sarà evidente:
- Le chiavette USB richiedono l’installazione su PC che non sempre riconoscono questi dispositivi di firma, impendendo al medico di firmare referti o parti di cartella clinica digitale
- Inoltre, questi dispositivi rappresentano una falla in termini di sicurezza informatica che può pregiudicare la protezione dei dati
- Con questo tipo di gestione, non è possibile ottenere un vero controllo centralizzato, sicuro e professionale dei certificati di firma distribuiti tra i vari utenti che devono concorrere allo sviluppo di documenti digitali. Questo significa non avere il controllo su eventuali anomalie, possibili frodi ai danni degli stessi medici, furti di identità e sulle scadenze dei certificati di firma
E potrei andare avanti ancora, con questo elenco, per molte pagine.
In questo corso, scoprirai come gestire in modo professionale e avanzato le identità digitali del personale sanitario.
Scoprirai come utilizzare questa gestione centralizzata per abilitare gli accessi a TUTTO il sistema informatico con un click, al personale che inizia un rapporto di lavoro con la struttura, e necessita di un unico accesso ai vari gestionali aziendali.
Allo stesso modo, scoprirai come puoi escludere l’accesso ai sistemi – sempre con un click – ai membri dello staff che interrompono il loro rapporto con la clinica.
Ma potrai anche creare delle procedure automatiche per associare l’abilitazione o l’estromissione delle identità digitali del personale in base a delle variabili, come – ad esempio – la scadenza della polizza assicurativa.
Un corso veramente imperdibile per chiunque abbia l’esigenza di digitalizzare i processi clinici di una struttura, senza che la distribuzione e la gestione delle firme digitali dia adito a momenti di pura follia.
Lascia i tuoi dati in questo form per entrare in contatto col nostro supporto tecnico e fissare 15 minuti di approfondimento per conoscere nei dettagli i contenuti del corso!
Flussi Documentali e Digital Compliance
Scopri tutti gli ingredienti che concorrono a certificare i tuoi flussi documentali come Digital Compliant.
Si tratta di un elemento fondamentale per avere la certezza di produrre – anche attraverso algoritmi e automazioni – documenti che abbiano pieno valore legale.
Ma quali sono questi ingredienti?
Quando un documento può essere realmente considerato pronto per la conservazione?
Quando può – e quando deve – essere firmato digitalmente?
È possibile creare degli algoritmi e delle automazioni in grado di firmare i documenti massivamente e automaticamente? E, soprattutto, è legale – o pericoloso – farlo?
Scopri questo e molto di più nell’unico corso in Italia che tratta il tema della Digital Compliance nei flussi documentali!
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La Blockchain nel tuo sistema gestionale!
La blockchain è uscita fuori dall’oscuro mondo delle cripto valute, e si sta imponendo come un nuovo modo di gestire e notarizzare documenti digitali.
Grazie ad un graduale interessamento delle istituzioni italiane europee, l’uso della blockchain per produrre documenti e contratti paperless è gode di un riconoscimento sempre maggiore.
Si tratta, indubbiamente, della nuova frontiera su cui si fonderanno i flussi documentali di un futuro non molto lontano.
Partecipare a questo corso significa “mettere un piede” dentro questo futuro imminente, prima di ritrovarti faccia a faccia con il classico scenario dell’innovazione cui hai assistito mille volte.
Quando, già in passato, alcune tecnologie e alcuni standard hanno fatto fatica ad imporsi, per poi diventare – praticamente dall’oggi col domani – qualcosa di assolutamente irrinunciabile.
Prima che la valanga della blockchain ti travolga, scopri in cosa consiste questo corso, lasciando (senza impegno) i tuoi dati nel form qui sotto.
Così facendo, il supporto clienti ti chiamerà per fissare una call di 15 minuti, durante la quale scoprirai tutti i dettagli e le informazioni utili per valutare questo importante percorso formativo.
La Blockchain nelle cliniche private
Ormai la Blockchain non è più sinonimo di cripto valute e di mondi sommersi.
Il primo settore che potrà – a brevissimo – beneficiare di queste tecnologie, di queste metodologie e di questi nuovi standard è quello della digitalizzazione documentale.
In particolare se parliamo di cliniche private!
In un futuro ormai vicino, la Digital Compliance – con tutto il suo pacchetto di regole italiane ed europee – abbraccerà anche gli standard di notarizzazione e di integrità dei dati e dei documenti che la Blockchain si porta in dote.
A quel punto, il modo di produrre, elaborare ed archiviare digitalmente una cartella clinica elettronica, non sarà più lo stesso.
Ora.
Sai molto bene che, in un contesto come quello delle cliniche private, cambiare metodologie e tecnologie non è semplice.
Magari stai pensando di investire proprio su questi asset, o lo hai fatto da poco.
A maggior ragione, specialmente in questi casi, comprendere le potenzialità della blockchain ti aiuta ad orientare, oggi, le tue scelte e predisporre il tuo sistema informativo affinché sia in grado di recepire l’implementazione della blockchain, senza dover bruciare anni di lavoro e investimenti per rifare tutto da capo.
Se lasci, senza alcun impegno, i tuoi dati nel form qui sotto, puoi essere contattato dal nostro supporto tecnico per concordare un approfondimento di soli 15 minuti che ti servirà a comprendere, più dettagliatamente, tutti gli aspetti di questo corso dal valore strategico inestimabile.